comunicato stampa

La nuova ricerca globale di Workday rivela che l'AI darà il via a una rivoluzione delle competenze umane

Lo studio rivela come empatia, leadership e pensiero critico diventeranno cruciali nell'era dell'Intelligenza Artificiale. Emerge un disallineamento tra lavoratori e dirigenti sulla necessità di connessione umana nell'era dell'AI

Questo studio è pubblicato in vista del forum economico di Davos, che si tiene dal 20 al 24 gennaio e a cui partecipa Workday

MILAN, Italy, 14 gennaio 2025Workday, Inc. (NASDAQ: WDAY) ha pubblicato oggi il nuovo report globale "Elevating Human Potential: The AI Skills Revolution", che analizza l’impatto dell'AI sul mondo del lavoro. I risultati sfidano la narrazione secondo cui l'Intelligenza Artificiale sostituirà gli esseri umani, rivelando invece che sarà un catalizzatore per una rivoluzione delle competenze in cui le skill prettamente umane, come l’empatia e le decisioni etiche, diventeranno le risorse più preziose nel lavoro.

Questo cambiamento globale non riguarda solo l'adozione di nuove tecnologie, ma anche la valorizzazione del potenziale umano, il rafforzamento delle competenze esclusivamente personali e la ridefinizione di ciò che significa prosperare nell'era dell'AI.

Nonostante la rapida evoluzione degli agenti basati sull’AI sia destinata ad avere un forte impatto sul mondo del lavoro, alimentando timori su demansionamenti e disoccupazione, questa ricerca offre una visione più ottimistica del futuro.

  • Gli utenti che utilizzano l’AI sono più ottimisti per quanto riguarda i suoi benefici, con un punteggio pari a 4,23 su 5. Al contrario, coloro che pianificano di adottarla nei prossimi 12 mesi registrano un livello di ottimismo più basso, con un punteggio di 3,89 su 5.
  • L’Intelligenza Artificiale consente di dedicare il potenziale umano ad attività più significative: il 93% degli utenti attivi ritiene che essa consenta loro di concentrarsi maggiormente su responsabilità di livello superiore, come la strategia e la risoluzione di problemi.
  • Nonostante la mancanza di fiducia che spesso si riscontra, il 90% dei lavoratori riconosce che l’AI che possa svolgere un ruolo significativo nel migliorare la trasparenza e la responsabilità all’interno delle organizzazioni. Un punto di vista condiviso da leader (92%) e dipendenti (89%).
  • Il principale disaccordo tra dipendenti e leader riguarda la crescente necessità di connessione umana nell'era dell'AI: l'82% dei dipendenti la considera indispensabile, mentre solo il 65% dei manager condivide questa visione.
  • Le skill esclusivamente umane, come la presa di decisioni etiche, l'empatia, la costruzione di relazioni e la risoluzione dei conflitti sono considerate fondamentali per il successo in un'economia guidata dall'Intelligenza Artificiale.

"La discussione sull'AI spesso si concentra sulla paura e la perdita dei posti di lavoro, ma noi la vediamo come un'opportunità straordinaria", ha dichiarato Jim Stratton, Chief Technology Officer, Workday. "Se pensiamo all'Intelligenza Artificiale per il bene comune, possiamo valorizzare ciò che ci rende unici come esseri umani, la nostra creatività, empatia e capacità di connessione, e costruire un ambiente di lavoro in cui queste competenze guidino il successo. La nostra ricerca mostra che i lavoratori sono pronti al cambiamento."

Il vantaggio umano nell'era dell'Intelligenza Artificiale
Secondo la ricerca, l'83% degli intervistati ritiene che l'AI accrescerà l'importanza delle skill prettamente umane e potenzierà la creatività, generando nuove forme di valore economico. Questo dato evidenzia un crescente ottimismo verso l'adozione dell'Intelligenza Artificiale sul posto di lavoro, segnando un netto miglioramento rispetto a una precedente indagine, realizzata da Workday nello stesso periodo dello scorso anno, da cui emergeva che solo il 52% dei lavoratori accoglieva positivamente l'AI.

I risultati odierni sottolineano la necessità di valorizzare skill esclusivamente umane come la creatività, la leadership, l'apprendimento, la fiducia e la collaborazione, per prosperare in un mondo sempre più guidato dall'AI. Questo momento cruciale, in cui riconosciamo il ruolo trasformativo di questa tecnologia nel futuro del lavoro e il valore delle competenze esclusivamente umane, sta portando a una rivoluzione delle competenze guidata dall'Intelligenza Artificiale, che avrà un impatto su tutti, dagli operai ai data analyst.

“L'AI ci sta portando verso un futuro in cui possiamo sfruttare le nostre innate capacità umane per connetterci, creare e innovare - ha dichiarato Sadie Bell, VP of People Systems, HPE - Non si tratta solo di efficienza e risoluzione dei problemi, ma di liberare il nostro potenziale per costruire un futuro che dia priorità a skill come l’empatia, l’ingegno e l’umanità".

Tra coloro che utilizzano attivamente l'AI, quasi tutti (93%) concordano sul fatto che questa tecnologia consente loro di concentrarsi su responsabilità di livello superiore, come la strategia e la risoluzione dei problemi. Inoltre, il 92% dei dipendenti e il 95% dei leader concordano con gli utenti AI attivi nell’avere una percezione positiva circa i suoi benefici. Questi risultati sottolineano il potenziale trasformativo dell'AI nel contesto lavorativo, aiutando l’essere umano a liberare il proprio potenziale attraverso una collaborazione significativa e innovativa. Questo approccio stimolerà nuove idee e opportunità per le aziende, consentendo loro di adattarsi e crescere in un'economia in continua evoluzione.

Le skill prettamente umane sono fondamentali
L'Intelligenza Artificiale sta già rimodellando il mondo del lavoro. L'81% degli intervistati riconosce infatti che questa tecnologia sta ridefinendo le competenze richieste per il proprio lavoro. I tre principali utilizzi di questa tecnologia oggi includono l'analisi dei dati (51%), il rilevamento delle frodi e il monitoraggio della sicurezza (43%), la gestione delle risorse umane e i processi di recruiting (39%). Se da un lato alcuni professionisti dovranno sviluppare nuove competenze per integrare l’AI nel proprio lavoro, dall’altro sarà necessario continuare a coltivare competenze esclusivamente umane per avere successo. A questo proposito, i dati evidenziano una chiara tendenza: con la crescente adozione dell'Intelligenza Artificiale, le skill umane stanno diventando sempre più fondamentali.

“Nel 2025, l'IA giocherà un ruolo importante nel migliorare l'efficienza delle operazioni dei team HR, ma non sostituirà gli elementi essenziali umani, come l'empatia, la comunicazione e la costruzione di relazioni", ha dichiarato Jennie Rogerson, global head of people, Canva.

Le competenze che si ritiene abbiano meno probabilità di essere sostituite dall'AI sono anche considerate le più preziose nel lavoro: la capacità di prendere decisioni etiche, la creazione di connessioni e relazioni, l'intelligenza emotiva e l'empatia e la risoluzione dei conflitti. In diversi scenari, prendere decisioni etiche è risultata essere la competenza human-centric più preziosa, sia oggi, sia in un futuro caratterizzato dalla piena adozione della tecnologia.

Il disallineamento sulla necessità di connessione umana: i leader devono agire
È emersa una significativa discrepanza tra dipendenti e leader in merito all'importanza della connessione umana sul posto di lavoro. L'82% dei collaboratori ritiene che il desiderio d’interazione umana s’intensificherà con l'aumento dell'utilizzo dell'AI, mentre solo il 65% dei manager condivide questa visione. Questa divergenza rappresenta un'opportunità cruciale per i leader, che devono dare priorità alla promozione di una connessione umana autentica e alla creazione di relazioni solide all'interno dei loro team.

Alla domanda su come l’utilizzo dell'AI influenzerà le priorità della leadership e della gestione, gli intervistati hanno individuato tre aree principali: ottimizzare il processo decisionale basato sui dati, dare priorità all'upskilling e all'apprendimento nell'utilizzo delle tecnologie AI e riallocare le risorse in aree più critiche, man mano che avviene l’automatizzazione delle attività di routine. La ripartizione bilanciata di queste risposte sottolinea il potenziale dell'Intelligenza Artificiale nel supportare i leader in ciascuna di queste aree fondamentali, permettendo loro di concentrarsi maggiormente sulla coltivazione dell’empatia e di connessioni più solide all'interno dei loro team.

Lavorare insieme per costruire fiducia
L'AI sta rivoluzionando il mondo del lavoro: il 90% dei lavoratori ritiene che possa migliorare la trasparenza e la responsabilità delle organizzazioni. Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale un impegno condiviso verso un'adozione responsabile della tecnologia. I dati evidenziano una rilevante aspettativa: il 54% degli intervistati è convinto che sarà il settore tecnologico a guidare gli sforzi per garantire trasparenza e responsabilità nell'integrazione dell'AI. Tuttavia, la responsabilità condivisa attribuita alle singole organizzazioni (12%) e ai governi (12%) riflette una visione condivisa, secondo cui la fiducia nell’AI può essere costruita solo attraverso la collaborazione tra i diversi settori.

Le aziende tecnologiche, le organizzazioni e i governi devono lavorare insieme per garantire che l'AI apporti beneficio a tutti. Solo attraverso questa collaborazione si potrà costruire un futuro in cui esseri umani e AI collaboreranno, raggiungendo risultati superiori a quanto sarebbe possibile per ciascuno singolarmente.

Per ulteriori informazioni:

Informazioni sul report
Questi dati provengono dallo studio globale "Elevating Human Potential: The AI Skills Revolution", un sondaggio commissionato da Workday e condotto da Hanover Research tra novembre e dicembre 2024. Lo studio ha coinvolto 2.500 lavoratori a tempo pieno, appartenenti a diverse Industry e provenienti da 22 paesi, inclusi Nord America, Asia-Pacifico (APAC); Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA).

A proposito di Workday
Workday è leader nel fornire soluzioni aziendali che supportano le organizzazioni nella gestione dei loro asset più importanti: le persone e il denaro. Costruita con l’intelligenza artificiale incorporata, la piattaforma Workday aiuta i clienti a valorizzare le persone, potenziare l’operatività e far crescere costantemente il loro business. Workday è utilizzata da oltre 10.500 organizzazioni in tutto il mondo e in vari settori, dalle imprese di medie dimensioni a oltre il 60% delle aziende Fortune 500. Per ulteriori informazioni su Workday, visita il sito workday.com.

Dichiarazioni previsionali
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Ludovica Pallotta: l.pallotta@espressocommunication.it


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